CONSULENZA DSA e DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE CRECENTINO CHIVASSO VERCELLI
Un aiuto per DSA e difficoltà scolastiche
Attraverso percorsi di consulenza, sostengo e accompagno le neo-mamme e i neo-papà nello sviluppo e nella valorizzazione delle loro competenze genitoriali nel periodo che va dalla gravidanza ai primi anni di vita del bambino.
Facciamo un pò di chiarezza. Cosa vuol dire BES?
BES è l’acronimo di Bisogni Educativi Speciali e diversamente da quanto si possa pensare non rientra in una categoria diagnostica dal momento che non identificano un disturbo, ma piuttosto si riferiscono a delle difficoltà scolastiche che qualsiasi studente può manifestare nel corso della proprio percorso di studi.
Secondo la C.M. n°8 del 6 marzo 2013 l’area dei Bisogni Educativi Speciali comprende:
Pertanto all’interno di questa categoria rientra un gruppo fortemente eterogeneo di persone sia con diagnosi come ad esempio la diagnosi che non.
Questo tipo di difficoltà a livello scolastico dà diritto ad un intervento personalizzato con eventuale stesura di un PDP (Piano Didattico Personalizzato) che non ha valenza clinica bensì pedagogica.
Cosa vuol dire DSA?
DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici dell’Apprendimento e sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione. In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i DSA vengono definiti dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia.
Questi disturbi dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo e non sono causati né da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali.
La legge 170/2010 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento e tutela il diritto allo studio dei ragazzi dislessici e dà alla scuola un’opportunità per riflettere sulle metodologie da mettere in atto per favorire tutti gli studenti, dando spazio al loro vero potenziale in base alle loro peculiarità.
Il Decreto attuativo N. 5669 del 12 luglio 2011 e le Linee Guida ad esso associate, spiegano in forma chiara e dettagliata tutte le azioni che gli Uffici Scolastici Regionali, le scuole e le famiglie devono attuare per la tutela e il supporto degli allievi con DSA.
Per tutelare il diritto allo studio dei bambini e ragazzi DSA viene redatto il PDP, acronimo di Piano Didattico Personalizzato, un accordo condiviso fra docenti, istituzioni scolastiche, istituzioni socio-sanitarie e famiglia.
Si tratta di un progetto educativo e didattico personalizzato, commisurato alle potenzialità dell’alunno, che definisce tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA e deve essere predisposto dai docenti entro il primo trimestre scolastico e letto ed approvato dai genitori dell’alunno.
All’interno del PDP vengono indicati anche gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui l’alunno si può avvalere.
Gli strumenti compensativi sono tutti i mezzi, digitali e non, di cui una persona con DSA può avvalersi per superare le proprie difficoltà nella scrittura, lettura e nel calcolo. Nel caso di uno studente possono comprendere:
Le misure dispensative permettono invece allo studente di svolgere con alcuni accorgimenti o non svolgere le prestazioni che risultano particolarmente difficili a causa del proprio DSA.
Per chi è dislessico, discalculico, disgrafico ecc…è di fondamentale importanza poter usufruire di strumenti compensativi e dispensativi (maggior tempo per lo svolgimento del compito, mappe concettuali, sintetizzatori vocali ecc…). E’ proprio qui che arriva in soccorso il tutor dell’apprendimento il cui compito è quello di valutare i punti di forza dello studente e, su quella base, aiutare la persona DSA a creare delle strategie personalizzate utili al superamento delle difficoltà scolastiche.
Come posso aiutarti e cosa fa l’educatore specializzato in apprendimento?
Tua/o figlia/o ha difficoltà a scuola?
Impiega ore a studiare poche pagine e sovente i risultati non sono come quelli sperati? Potrebbe avere bisogno di un Educatore specializzato in apprendimento.
L’educatore specializzato in apprendimento è uno specialista dell’apprendimento che ha acquisito specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali sui D.S.A. e accompagna l’alunno, in modo strutturato e continuativo nel tempo, a percorrere in modo sereno il cammino scolastico, affrontando insieme tutte le difficoltà e le nuove sfide che la scuola può presentare.
Di cosa si occupa?
Innanzitutto è importante specificare che l’educatore specializzato in apprendimento non è un insegnante di sostegno, né un semplice aiuto per il doposcuola che dà ripetizioni.
L’educatore affianca ed aiuta i bambini e/o i ragazzi con D.S.A. ad acquisire un metodo di studio personale ed efficace, utilizzare al meglio gli strumenti compensativi, accrescere la loro autonomia, l’autostima ed il senso di auto efficacia. Ha inoltre un ruolo da mediatore nei rapporti famiglia-scuola.
La mia formazione
Dopo aver conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione curriculum nidi e comunità infantili, ho proseguito, e proseguo tutt’ora, la mia formazione in ambito perinatale per rimanere sempre aggiornata sulle ultimi evidenze scientifiche.
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La mia attività nasce a Crescentino (in provincia di Vercelli) con Studio Orchidea.
Oggi ricevo invece a Chivasso in Via del Collegio 22. Chiamami o scrivimi per maggiori informazioni.
Durante questo primo colloquio ci conosceremo di persona e faremo una chiacchierata per analizzare i tuoi bisogni e creeremo insieme un piano d’azione utile per venire in contro alle tue esigenze.